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Il rispetto di se’, degli altri, delle norme che regolano la vita di ciascuno e di tutti, il rispetto delle tradizioni intese come patrimonio culturale da cui attingere e a cui ispirarsi, il rispetto dell’ambiente, della natura e dei luoghi che ne esaltano il valore o ne rivelano la fragilità.
Il rispetto non può che essere il valore di riferimento di una società che guardi allo sviluppo e al progresso in ogni campo della vita e della conoscenza. Rispetto è una di quelle parole di cui si pensa di poter cogliere subito il significato, ma che invece deve essere vissuta e condivisa per acquistare valore.
La parola "Rispetto" deriva dal verbo latino "respicere", letteralmente "guardare nuovamente" o "guardare indietro", coi significati successivi di osservare, riguardare, assistere, avere attenzione, aver cura, preoccuparsi di qualcosa o qualcuno.
Eppure oggi non si ha questa percezione; prevalgono categorie diverse improntate ad un forte individualismo, all’affermazione di se’ indipendentemente dal rapporto di relazione che si vive con l’altro e che di fatto viene escluso.
Oggi sempre più spesso assistiamo o siamo protagonisti di comportamenti ed atti di arroganza, di presunzione, di pregiudizio e di indifferenza che sono poi la manifestazione di una deriva valoriale da cui nessuno può ritenersi escluso.
Viene spontaneo guardare al mondo che abbiamo alle spalle che girava ad una velocità diversa e in cui gli individui vivevano all’interno di comunità solidali e rispettose , e chiedersi se si tratta solamente di un atteggiamento nostalgico o di un senso di perdita.
Riprendiamo una riflessione di Ebe Francioni che utilizza la metafora dell’albero per rafforzare il significato vero della parola su cui stiamo ragionando:
“Se immaginiamo il rispetto come un albero, le sue radici si nutrono di tanti sentimenti quali la gentilezza, la cura, l’attenzione, il riconoscimento dell’altro, la sensibilità quale via per partecipare alle emozioni altrui o di simpatizzare, di ascoltare. E i suoi rami così nutriti vanno verso il cielo e toccano il mondo intero”.